Settembre il mese delle ripartenze, un mese di nuove promesse, nuove speranze.
Negli ultimi anni, quando settembre si avvicina, il mio stato d’animo non è dei migliori. Il fatto che tutto debba ricominciare e si debba soprattutto ritornare a correre come schegge impazzite non mi entusiasma. Si passa da un agosto piuttosto pigro dove, seppur continuando a lavorare, i tempi sono comunque dilatati, a un susseguirsi di attività frenetiche: finire i compiti delle vacanze, reperire il materiale scolastico, guardaroba autunnale, iscrizione ad un’attività sportiva, ecc. ecc.
Poi ricomincia la routine, preparazione, tragitto casa-scuola in tempi rapidi, (perché ho sempre i minuti contati), scarica uno, scarica l’altro, corri al lavoro, ufficio per 6-7 ore per cercare di sfangare le attività che continuano ad accumularsi, recupero figli a scuola, preparare cena, pulire casa (o per lo meno renderla meno simile a una stalla), messa a letto, coccole, dormire. REPEAT.
Capite perché non amo proprio SETTEMBRE?
Confrontandomi un pochino con le mie amiche ho riscontrato che settembre non gode proprio di un’ottima fama. La situazione non cambia nemmeno se sei una mamma che non lavora oppure hai un lavoro come insegnante con l’estate libera, oppure se come me, hai fatto due settimane di ferie in luglio e stop. Non cambia perché è comunque un salto quantico. E’ un nuovo inizio, un rimescolare le carte in tavola, un rimettersi in gioco per tutti i componenti della famiglia, un enorme investimento in energia mentale e fisica.
Ma in tutto questo marasma ciò che possiamo fare è spostare l’attenzione, far un passo indietro, prendendo un pochino le distanze da tutta questa situazione..
La vita è così come è, e resisterle non fa che peggiorare le cose.
Caro settembre quest’anno depongo le armi e provo per una volta a smetterla di desiderare che tu non arrivi o che tu finisca in fretta, provo invece ad OSSERVARMI, ad osservare le mie reazioni abituali, i miei pensieri, come sto, quali sono le emozioni che mi attraversano.
Sì lo so che spesso sono emozioni che non vorrei provare: paura, tristezza, ansia, senso di colpa, senso di inadeguatezza. Ma dentro tutto ciò c’è anche altro: c’è eccitazione per nuovi progetti, soddisfazioni per le cose che si riescono a raggiungere, orgoglio per i traguardi dei nostri figli, stupore di fronte ai piccoli grandi cambiamenti.
Mi guardo intorno e osservo la natura, settembre porta una nuova freschezza, le temperature si abbassano, le foglie iniziano ad ingiallirsi, l’uva è matura, la mattina quando mi sveglio è ancora buio, all’ora di cena è già notte.
Tutto cambia, io, noi, la natura, la cosa più saggia da fare è metterci nel flusso delle cose, provando a rimanere presenti.
Abbiamo già tutto ciò che ci serve per essere presenti in questo momento, affrontiamo ogni cosa, un passo alla volta, è possibile rimanere nel qui e ora e lasciare andare ciò che non ci serve.